Brand Profile
Casa italiana di profumi d'autore espressione libera affidata di volta in volta a dei nasi chiamati ad interpretare un'idea piuttosto che un ricordo, un immagine o un stile di vita.
Da qui nascono collaborazioni con Luca Maffei, Cécile Zarokian, Patrick Bodifee, Michelle Moellhausen e con nuovi talenti che hanno contribuito alla collezione al momento concentrata su nove fragranze.
Un vetro nudo e brillante e geometrico,un'etichetta laterale in acciaio viene chiuso dal tappo scultura con magnete che metaforicamente sottolinea le volute di profumo, o dallo stiloso e minimale tappo cilindrico.
Il packaging minuzioso rileva la cura profusa dal direttore creativo Agapito Norca, architetto con un notevole trascorso nel mondo della moda, tra i fondatori del marchio nel 2014
Naso di Raza viene distribuito attentamente in Italia e varca le frontiere nel Medio Oriente, negli USA, nella Federazione Russa, Azerbaijan, Messico , Polonia, Germania, Repubblica Ceca , Paesi Baltici con in programma altre prossime aperture.
A Pitti 21 la collezione di nove profumi:
MOZZAFIATO il naso Michelle Moellhausen crea questa morbida fragranza accesa dal pepe rosa con una overtoure di bergamotto e petit grain. Senza struttura piramidale si avvolge in fumigazioni incensate addolcita da un accordo boisé - cuir. Un profumo che vuole parlare dell'intimissima correlazione tra respiro ed emozione.
RAVI, il ruvido olfattivo di carattere elitario e un po' snob immaginato dalla carismatica Cécile Zarokian. Forti e nitide note di esperidi scivolano in un tourbillion di spezie, la nota alcolica del rum viene rinforzata dalla davana , l'elicriso interpreta il salato di una lacrima ,un'assoluta di tabacco sospende e silenzia tutto adagiandosi su note cuoiate. Formulazione carica e audace , addirittura imperiosa ma così amabilmente domabile.
GIUSEPPE Il maschile d'altri tempi firmato magistralmente da Luca Maffei Una fragranza non aggressiva, che apre con note esperidate scivolate verso un nobile Neroli del Marocco, preludio di una lavanda che finalmente emoziona, come un assolo di violino! Gli effluvi del gelsomino Sambac e dell'assoluta di fiore d'arancio, le donano un certo connotato genderless. Le note di sintesi nel sillage ne sottolineano la struttura flessuosa e scattante lasciando sulla pelle una sensazione durevole della propria ironica galanteria.
CHER TETU Il "testardo" bellissimo, potente e sfrontato ..ma cedevole ! La mora interpretata come un simbolo dell'infanzia, incontra lo zafferano e la noce moscata , abbracciando un cuore di rosa bianca . Le note cuoiate e i legni delicati hanno l'arduo compito di mitigare la durezza del patchouli mentre le note ambrate prolungano la scia e sottolineano il carattere della composizione Realizzato grazie all'esperienza di Lucia Cassano
CYRANÓ Sottile, eroico e libertino si sublima nell'infinito tempo. Coraggioso e leale ,con legni preziosi, resine rare, spezie e borraccina strutturate per un'apertura fresca su una trasparenza di note muschiate a stelle lignee. Incredibilmente avverso nell'apparire ma indimenticabile! Icona di un tempo dove le parole superavano la bellezza fisica. Un grande lavoro realizzato dai Mastri Profumieri di Grasse che hanno interpretato magistralmente il complesso personaggio
THAN....WHITE Ha raccolto la sfida di un patchouli ingentilito che urla la sua vittoria. Una rara rifrazione lunare un'arcobaleno bianco idealmente riprodotto da una texture che srotola fiori e spezie e incontra un iris fiorentino abbracciato ad una dissennata violetta. Un cuore di patchouli rinforzato da essenze boisé scalda e colora un sillage deciso, solido che riproduce il breve tempo del fenomeno , allungandone infinitamente la scia .
ESMERALDA In una notte romana magica e vellutata , il ricordo della danza gitana di Esmeralda, cuore caldo come lussuosa pietra verde, affiora da una buona lettura in una elegante ed artistocratica dimora. Note esperidate fluiscono in un cuore vellutato e narcotico sottolineato da un sillage impalpabile ed infinito .
Interpreta Luca Maffei.
USE BLACK Wassily Kandinsky definiva il nero il colore meno dotato di suono , sul quale ogni altro colore acquista un suono più forte e preciso, a differenza del bianco sul quale i colori perdono intensità e suono. Henry Matisse lo definiva un colore in sé, che riassume e consuma tutti gli altri.
Il nero é gioia di vivere!
Patrick Bodifee traduce: ora alla felicità disegnale un'ombra perché senza quella non è completa... Et voilá
CHA - BA - DA Non fa rumore ma suona sottile e deciso sulla linea di un modello ritmico e flessibile . Trova audacia nel mostrare in ouverture un capolavoro barocco , si insinua poi un brioso bouquet con grande allure che pavido si silenzia con morbida e raffinata dolcezza.
Interpreta Michelle Moellhausen.